Come funziona la finanza agevolata
La finanza agevolata si avvale di agevolazioni di vario tipo. Possiamo suddividerle in contributi a fondo perduto (o contributi in conto capitale), finanziamenti agevolati (o contributi in conto interessi), interventi in conto garanzia, crediti d’imposta e incentivi fiscali.
- Contributi in conto capitale: il cosiddetto «fondo perduto», calcolato in percentuale sulle spese ammissibili; non è prevista nessuna restituzione di capitale o pagamento di interessi.
- Contributi in conto interessi e finanziamenti agevolati: riduzione dell’interesse o concessione di finanziamenti a condizione di favore.
- Interventi in conto garanzia: si tratta di concessione di garanzie a valere sui fondi pubblici.
- Crediti d’imposta e incentivi fiscali: sono agevolazioni fiscali che permettono di compensare debiti fiscali, diminuendo le imposte dovute.
Quali investimenti sono ammessi alle domande di contributo e finanziamento?
Le aree di intervento sono molteplici: attività riguardanti ricerca e sviluppo; risparmio energetico, fonti rinnovabili e tutela ambientale; risorse umane e formazione; internazionalizzazione e fiere; informatica; macchinari, attrezzature e impianti; ampliamento, ammodernamento e riconversione.
Chi può accedere alle misure di finanza agevolata?
I requisiti di accesso alle agevolazioni possono variare in base alla tipologia, alle finalità del bando, alle regole poste dall’Ente emanatore.
Gran parte delle misure in essere oggi sono rivolte alle PMI, con l’obiettivo di supportarne la crescita. Altre agevolazioni sono invece destinate anche a grandi imprese e liberi professionisti.
Fondi strutturali europei
L’Unione Europea fornisce finanziamenti per progetti e programmi in molti settori. Gestiti tramite cicli di programmazione settennale, rappresentano lo strumento finanziario della politica di coesione dell’UE destinato a ridurre il divario dei livelli di sviluppo socio-economico tra le varie regioni. L’intento è quello di promuovere la crescita delle aree meno sviluppate e rafforzare la coesione economica e sociale dell’intero territorio europeo.
Alcuni fondi sono gestiti direttamente dall’Unione, altri in collaborazione con le amministrazioni nazionali e regionali.
- FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale): finanzia azioni in ricerca e sviluppo tecnologico, innovazione e imprenditorialità. Si attua attraverso il Programma Operativo Regionale (POR).
- FSE (Fondo Sociale Europeo): finanzia la formazione, la riqualificazione dei lavoratori, lo sviluppo imprenditoriale e l’inclusione sociale.
- FEASR (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale): si attua attraverso il Programma di Sviluppo Rurale (PSR).
- FEAMP (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca).
Il Piano Transizione 4.0 (ex Industria 4.0)
Il Piano Nazionale Transizione 4.0, anche noto come Industria 4.0 e successivamente come Impresa 4.0, consiste in un insieme di misure di finanza agevolata destinate alle aziende e legate alla quarta rivoluzione industriale. Tali agevolazioni sono dunque nate per favorire gli investimenti per l’innovazione e per la competitività.
Il Piano incentiva, in particolar modo, la digitalizzazione dei processi produttivi, la formazione di competenze e produttività dei lavoratori e lo sviluppo di nuovi prodotti e processi.
Le principali agevolazioni
- Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali
I vecchi iper e super ammortamento sono stati sostituiti dal nuovo credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali. Il bonus, fruibile in compensazione per 5 anni, può arrivare al 40% dell’investimento. La perizia tecnica giurata, obbligatoria nel 2019 per investimenti superiori a 500 mila euro, viene sostituita da una perizia tecnica semplice, rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale.
- Nuova Sabatini
Contributo in conto interessi per finanziamenti bancari relativi a investimenti in beni strumentali nuovi, macchinari, attrezzature produttive, impianti e tecnologie digitali.
- Credito d’Imposta Ricerca & Sviluppo, Innovazione e Design
Credito d’imposta dal 6% al 12% per le spese in Ricerca e Sviluppo, Innovazione e Design, a partire dall’annualità fiscale 2020. Beneficio fino a 3 milioni di euro.
- Bonus Formazione 4.0
Credito d’imposta fino ad un credito massimo di 300.000,00 €. L’importo del contributo varia in base alle dimensioni dell’azienda.
- Patent Box
Tassazione agevolata sui redditi derivanti dall’utilizzo di beni immateriali: brevetti industriali, marchi registrati, disegni e modelli industriali, know-how e software protetto da copyright.
Finanza agevolata per le startup
Negli ultimi anni la finanza agevolata ha rivestito un ruolo sempre più importante nella crescita delle imprese. In particolare, le opportunità di accesso ad incentivi e contributi pubblici per le nuove imprese sono aumentate notevolmente. Le cosiddette startup, soprattutto quelle rientranti nella definizione di startup innovative, possono infatti usufruire di numerose agevolazioni per la loro costituzione, sviluppo e consolidamento.
Gran parte di queste misure sono estese anche alle PMI, anche se non in fase di startup, purché innovative. Infatti tutte le piccole e medie imprese che operano nel campo dell’innovazione tecnologica, a prescindere dalla data di costituzione o dall’oggetto sociale, potrebbero avere i requisiti per usufruire delle agevolazioni dedicate a questo specifico ambito.