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Certificazioni di qualità

COSA SI INTENDE PER CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ?

È fondamentale per le aziende di produzione di prodotti destinati al consumo quotidiano offrire ai propri clienti un’immagine di affidabilità, sicurezza e garanzia dei prodotti realizzati.

A questa necessità si affianca una propensione sempre più marcata dei consumatori nell’essere più informati, consapevoli ed esigenti nelle loro richieste.

Per questo negli anni si è sentito sempre più parlare di certificazioni volontarie di qualità, come ad esempio BRC, IFS, ISO 22000, ISO 9001.

Tuttavia, prima di parlare di certificazioni volontarie, è necessario definire cosa si intende con il temine “qualità”.

Nel tempo il concetto di qualità ha subito diverse trasformazioni, per arrivare a quella che è la definizione attualmente in uso: “Grado con cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfano i requisiti”.

In poche parole è la capacità di un’organizzazione di soddisfare le richieste o le aspettative espresse da tutte le parti interessate coinvolte, come ad esempio i clienti, le associazioni di categoria, enti di controllo e qualsiasi altra parte coinvolta nei processi aziendali.

Quindi le aziende che vogliono soddisfare le aspettative e le richieste, garantendo la qualità dei propri prodotti, possono farlo intraprendendo un percorso di certificazione volontaria.

    CHE COSA SI INTENDE CON CERTIFICAZIONI VOLONTARIE DI QUALITÀ?

    Le certificazioni di qualità sono delle procedure volontarie attraverso le quali degli enti terzi indipendenti di certificazione dichiarano che, un determinato prodotto, processo, servizio o Sistema di Gestione è conforme a una specifica norma o ad un altro documento normativo.

    Le certificazioni volontarie di qualità sono quindi dei percorsi che si affiancano ai requisiti cogenti e che le aziende decidono di intraprendere, per fornire delle garanzie in più ai propri clienti sull’affidabilità e la qualità dei prodotti da loro realizzati.

    Il primo passo per un’azienda che vuole acquisire una certificazione di qualità è selezionare lo standard di certificazione a cui fare riferimento.

    Quali sono gli standard per le certificazioni volontarie di qualità?

    Prima di elencare le diverse norme, va definito che le certificazioni di qualità si suddividono in due macro-categorie:

    1. certificazioni di sistema;
    2. certificazioni di prodotto.

    Per certificazioni di sistema si intendono tutte quelle norme e linee guida, redatte con l’obiettivo di migliorare l’efficacia e l’efficienza dei processi aziendali.

    Tra questi standard ci sono le norme del sistema ISO, un insieme di normative e di linee guida redatte dall’ Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione e riconosciute a livello internazionale.

    L’elenco degli standard ISO è molto vasto ed in continua evoluzione, ma è facilmente consultabile sul sito internet istituzionale: 

    Altri standard di qualità ampiamente diffusi nel settore agroalimentare sono le norme della GDO riconosciute dall’organismo GFSI

    Anche queste norme nel tempo hanno subito un’evoluzione ed hanno accresciuto il loro riconoscimento internazionale: Certificazione ISO 9001, ISO 14001 o EMAS e OHSAS 18001

    CertificazioneAziendale.it è un portale tematico dedicato alla Certificazione Aziendale di Qualità ISO 9001Ambientale ISO 14001 ed EMAS e Sicurezza OHSAS 18001

    La Certificazione Aziendale è un titolo di riconoscimento che attesta la creazione, l’applicazione ed il mantenimento di un Sistema Gestionale ed Organizzativo conforme a specifiche Norme di riferimento, valide a livello internazionale.

    Adottare un Sistema Gestionale ed Organizzativo significa primariamente definire degli obiettivi raggiungibili, quindi orientare la propria azienda verso il conseguimento degli stessi, definendo criteri e modalità di lavoro, ovvero  predisponendo ed applicando procedure, istruzioni di lavoro e sistemi di registrazione coerenti e compatibili con lo scopo che l’azienda ha deciso di perseguire.

    In ambito di Certificazione Qualità, la norma di riferimento che stabilisce i requisiti che deve possedere un Sistema Gestionale orientato alla Qualità è la ISO 9001, emanata dalla ISO, International Organization for Standardization.

    Relativamente alla Certificazione Ambientale, i principali schemi di riferimento sono la ISO 14001, emanata dall’ISO di il Regolamento EMAS, emanata dalla Comunità Europea (Regolamento CE 1221/2009).

    La norma che definisci i requisiti necessari affinché il Sistema Gestionale adottato sia orientato alla Sicurezza e Salute dei Lavoratori (SSL) è la OHSAS 18001, frutto del lavoro congiunto di molti organismi di normazione e redatto in conformità ai principi fissati dal BSI (The British Standards Institution)

    La Certificazione Aziendale, sia essa di Qualità, Ambientale o inerente la Sicurezza e Salute dei Lavoratori, è quindi la dimostrazione oggettiva che l’impresa abbia improntato la propria attività su canoni gestionali universalmente riconosciuti come distintivi e qualificanti.

    Se, da un lato, il solo adeguamento operativo ed organizzativo agli standard è già di per sé un elemento utile e vantaggioso per l’azienda che decide di attuarlo, la vera e propria Certificazione, rilasciata da un Ente appositamente riconosciuto ed accreditato, è il sigillo ufficiale dell’aderenza normativa del sistema creato.

    Pertanto, ogni procedura di Certificazione consta di una fase progettuale, preparatoria, redazionale ed applicativa, normalmente svolta in affiancamento ad un consulente qualificato e dalla successiva verifica di corretta applicazione del sistema gestionale, espletata da un Ente Certificatore, attraverso un ispettore abilitato.

    ISO e UNI: dall’impresa per l’impresa

    ISO, sinonimo di standardizzazione, è il più grande organismo che sviluppa standard internazionali ad adesione volontaria, cioè redige delle linee guida universalmente valide e riconosciute in molti ambiti tra cui la Gestione Qualità (ISO 9001) e la Gestione Ambiente (ISO 14001). Tra i membri dell’ISO è presente l’italiana UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione), un’associazione senza scopo di lucro che progetta, predispone e valida le norme tecniche volontarie in tutti i settori industriali. UNI, tra i propri soci, annovera imprese private, liberi professionisti, associazioni, enti pubblici, istituti scolastici e centri di ricerca; quindi gli standard internazionali a cui le imprese possono scegliere di aderire, nascono proprio da aziende dello stesso tipo.

    OHSAS e BSI: standard inglese universalmente riconosciuto

    La norma OHSAS 18001 (Occupational Health and Safety Assessment Series) è frutto del lavoro congiunto di un grande numero di organismi di normazione sulla standardizzazione. La norma OHSAS 18001 fa capo allo standard inglese BS 8800 emanata dal BSI (British Standards Institution) e rappresenta uno standard di gestione per la sicurezza sul lavoro (SGSSL). La OHSAS 18001 è compatibile ed affiancabile alle norme ISO 9001 e ISO 14001 (Certificazione di Qualità e Certificazione Ambiente).

    Le certificazioni di prodotto, infine, sono degli atti formali attraverso cui viene riconosciuto il rispetto di un determinato prodotto ai requisiti previsti e definiti in una specifica norma.

    Tra queste ci sono, ad esempio, le certificazioni OGM, Biologico, BRC Gluten free, DOP, IGP, STG, DTP. Le certificazioni di prodotto sono nate per fornire al consumatore una maggiore garanzia sulla qualità del prodotto acquistato e di conseguenza sull’attenzione che l’azienda produttrice ha nei suoi confronti.

    In conclusione, un’azienda che decida di accrescere il valore e la qualità della propria organizzazione e dei prodotti realizzati, oppure che voglia ottimizzare i propri processi, potrà farlo utilizzando come strumento la certificazione di qualità che più rispecchia e rappresenta le sue esigenze, sempre con l’obiettivo finale di incrementare la fiducia dei propri clienti.

    Negli ultimi anni le ragioni che hanno spinto le aziende ad intraprendere un percorso di certificazione sono state molteplici e si sono evolute nel tempo.

    Oggi le motivazioni principali sono sicuramente la voglia di:

    Valorizzare

    Valorizzare la qualità e l’origine dei prodotti realizzati.

    FOCALIZZARE

    Focalizzare l’attenzione nei confronti dei clienti, delle loro richieste e delle loro aspettative.

    TUTELARE

    Tutelare la salute dei consumatori garantendo il rispetto di requisiti di sicurezza alimentare.